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sabato 10 marzo 2007

2 AGOSTO 2006


Parco Nazionale di Etosha. Eravamo partiti all'alba da Okaukuejo diretti a Halali. La luce del mattino era bellissima. L'aria limpida e fresca. Guidavo il nostro 4X4 molto lentamente, non volevo perdermi un millimetro di quel paesaggio e non avrei mai saputo perdonarmi se avessi investito un animale: a quell' ora del mattino sono ancora tutti in movimento, e non sono abituati alle auto. I finestrini erano aperti per immergersi il più possibile nell'atmosfera, quello del passeggero poi non funzionava: solo il guidatore riusciva ad azionarlo. Fui io a vedere qualcosa che si muoveva tra i cespugli. Qualcosa di molto grande.... Retromarcia.... Erano in due... Due fratelli. Due giovani leoni dalla criniera non ancora folta e lunga. Nell'Antico testamento vengono definiti "Kfir". Maschi usciti dal branco perchè ormai troppo grandi per poter stare con
loro padre, che non li tollererebbe più. Giovani leoni che non hanno ancora un loro clan, ma che sanno che un giorno la savana li riconoscerà come capi incontrastati. Ancora poche le cicatrici sui loro muscoli potenti e guizzanti. Vagano spesso in coppia, ma presto dimenticheranno di essere
fratelli. Il primo passò degnandoci appena di un occhiata. Il secondo si fermò, a pochi metri da noi. E ci fissò... Immobile. I nostri occhi incontrarono i suoi: non è uno sguardo facile da sostenere... Quanto tempo passò... Attimi che ricordiamo come minuti... Nessuno pensò di alzare il vetro... Ci fissava e noi non respiravamo... Due scatti soltanto dalla Contax di Roberta... Passò dietro di noi e raggiunse il fratello che continuava a camminare lungo la pista. Sparirono subito tra i cespugli... Qualche giorno dopo raccontammo la cosa ad un ex Ranger: ci disse " You were luck... Do you know what's the average time for a lion to take a person out of the car,from the sidescreen? Three seconds... Sure they had already eaten..."

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